Il sacrificio di Isacco (dipinto)

secolo XVI (1524)

Descrizione

Il dipinto attribuito all'autore Bernardino Luini, è di proprietà della pinacoteca di Brera ed è esposto sull'altare maggiore della chiesa di Paderno dal 1847, ( vedi documenti e storia dell'affidamento nella scheda del dipinto "la conversione di San Paolo"

In primo piano sulla sinistra, Abramo (calzari rosso arancio, veste verde, manto rosso), con la spada alzata e impugnata con la mano destra. Il giovane Isacco, in ginocchio sulla pira - ara, sotto la quale arde una fiamma rossa.  Isacco ha i pedi legati, mani giunte, perizoma grigiastro, incarnato rosa scuro, il capo rivolto al cielo. In alto un angelo, (vesti rosse, ali grigiastre) nell'atto di fermare la spada di Abramo. Sullo sfondo sotto il cielo azzurro, cosparso di grigie nubi, un paesaggio campestre visto di scorcio.

L'opera ha partecipato alla mostra su Leonardo da Vinci, tenutasi a Milano presso il palazzo dell'arte nel maggio del 1939. Il dipinto appare anche nell'inventario napoleonico al N° 222.

 

Nel mese di novembre del 1986 ebbe inizio un'importante opera di restauro di due dipinti ( la conversione di San Paolo e il sacrificio di Isacco) da parte della soprintendenza dei beni artistici e storici di Milano che terminò l'anno successivo, causa la complessità delle problematiche e la fragilità dei dipinti. Il complesso intervento di restauro, l'analisi pittorica e le tecniche di intervento sono meglio spiegate nel libricino (disponibile ancor oggi) edito dalla Parrocchia Santa Maria Nascente di Paderno,  in occasione del restauro.  Di seguito vi  segnaliamo le fasi più  importanti dell'intervento.

 

           INTERVENTO DI RESTAURO

Le indagini gas-cromatografiche, confermano che la tecnica pittorica utilizzata dal Luini, consiste in un' emulsione di uovo e olio di lino, cioè una tempera grassa, come le fonti storiche indicavano. Il pittore abbozzate con nero vegetale le forme delle figure principali, eseguì una prima campitura di tonalità media, sulla quale sovrapporre i colori più chiari e più scuri. In altro modo, quando desiderava ottenere toni maggiormente luminosi, campì in primo luogo il colore chiaro, e su di esso stendeva una velatura di lacca. Con sicure e veloci pennellate Luini, ottenne quindi, una pittura di effetto molto luminoso e fresco, paragonabile a quella riscontrabile negli affreschi.

ESAME DELLA PELLICOLA PITTORICA PRIMA DELL'INTERVENTO DI PULITURA

Sono presenti e visibili stucchi sui capelli dell'angelo; lacune lungo il margine inferiore; sollevamenti di colore in corrispondenza di: ala sinistra angelo, zona superiore cielo, risvolti gialli manto di Abramo, laccio Blu di Isacco,  Su tutta la superficie inoltre, sono visibili macchie bianche provocate da schizzi di una tinta usata nella recente imbiancatura delle pareti circostanti e poi ripassate con una spugna umida, provocando la caduta di frammenti di colore. Visibile infine, un'abrasione semicircolare sopra la spalla destra dell'angelo, provocata da un oggetto appuntito. La superficie pittorica si presentava molto offuscata da uno spesso strato di vernice ossidata ed ingrigita dai depositi atmosferici provenienti dall'impianto di riscaldamento ad aria senza filtri. Infine ad analisi ravvicinata si notavano zone con diversi spessori di pellicola pittorica come se fosse presente uno strato di colore steso, sia su un altro colore sottostante, sia direttamente sul supporto. Questa osservazione faceva supporre la presenza di un intervento di ridipintura totale.

PULITURA

In seguito ai risultati, ottenuti dalle indagini stratigrafiche, si procedeva ad una prima fase di pulitura atta a rimuovere gli strati di ridipintura e vernici, fino allo strato di colla e vernice direttamente sovrapposto al colore originale.  Durante lo svolgimento di tale operazione, si evidenziava una situazione disomogenea di ritocchi e ridipinture, prova evidente di un susseguirsi d'interventi pittorici in epoche diverse. Dal momento però che lo strato pittorico originale si presentava piuttosto fragile e sottile, si decideva prima di procedere con il consolidamento e la foderatura. Questo primo livello di pulitura permetteva già di vedere i colori originali. In particolare vennero alla luce, il colore Blu del gonnellino di Abramo, ridipinto in verde scuro; colore giallo -arancio della veste dell'angelo, ridipinto in marrone; chiome degli alberi circostanti il braccio sinistro di Isacco ridipinte in azzurro cielo; colore terra d'ombra e violetto dei tronchi dell' altarino, ridipinti in marrone e nero.

Terminate le operazioni di consolidamento e di foderatura, si procedeva ad effettuare la pulitura finale, all'asportazione cioè dello strato di colla e vernice.

INTEGRAZIONE PITTORICA

A conclusione della pulitura definitiva, si riscontrava l'entità delle lacune del film pittorico,  che rendeva difficile la lettura delle caratteristiche del dipinto, non tanto rispetto alla composizione ed alle forme, quanto rispetto alla brillantezza e alla luminosità dei colori.  Si decideva quindi di procedere ad un abbassamento del tono delle lacune più grandi, utilizzando una tecnica  a righe verticali, e colori a vernice per il restauro. Verniciatura protettiva finale con una miscela di vernice mat e retoucher.

L'opera è stata successivamente ricollocata all'interno di una nuova e semplice cornice e riposizionata sul lato sinistro del presbiterio

 

 

Caratteristiche

materiale:tempera su tela
dimensionicm: 390 x 235
catalogato dalla soprintendenza per i beni artisticischeda 161
autoreBernardino Luini
proprietàPinacoteca di Brera