Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale (CPCP)

L’ecclesiologia del Vaticano II e il Sinodo 47° evidenziano che l’azione pastorale ha come soggetto proprio non il solo parroco o responsabile di comunità pastorale, né i soli ministri ordinati con la collaborazione di qualche fedele, ma l’intera comunità cristiana e questa «soggettività dell’intera comunità parrocchiale non può limitarsi a essere un’affermazione astratta, ma deve tradursi in realtà concreta»

Il Consiglio Pastorale della Comunià Pastorale è lo strumento principale per esprimere questa soggettività che «ha un duplice fondamentale significato: da una parte rappresenta l’immagine della fraternità e della comunione dell’intera comunità parrocchiale di cui è espressione in tutte le sue componenti, dall’altra costituisce lo strumento della decisione comune pastorale».

Il CPCP, pur non esaurendo la soggettività della parrocchia, è espressione autentica della comunità, opera sempre inserito in essa e ne costituisce lo strumento specifico di decisione pastorale. Rispetto alle singole parrocchie, è un vero consiglio pastorale unito in cui la comunità pastorale, nel rispetto della proporzione tra le diverse parrocchie, si esprime come un’unica soggettività.

CHE COSA FA?

Promuove, sostiene, coordina, verifica tutta l’attività pastorale della Comunità Pastorale al fine di suscitare la partecipazione attiva delle sue varie componenti nell’unica missione della Chiesa: evangelizzare, santificare e servire l’uomo nella carità.

  • Ha carattere consultivo: è chiamato a porsi in ascolto del Signore che guida la sua Chiesa, a leggere i segni dei tempi alla luce della fede.
  • Fa costantemente riferimento ai principi Dottrinali e pastorali espressi dalla Chiesa universale e dalla Conferenza Episcopale Italiana, nell’osservanza delle norme dettate dal Diritto Canonico e delle disposizioni e indicazioni del Vescovo Diocesano.
  • Ha carattere rappresentativo. Esso esprime l’intera comunità parrocchiale. Ciascun membro, anche rappresentante di particolari realtà Ecclesiali, è chiamato a guardare alla vita della comunità nel suo insieme; così ogni soggetto particolare diventa un dono per l’edificazione dell’unica comunità.

DA CHI È FORMATO ?

È formato da cristiani che sono chiamati a vivere l’esperienza di fede e comunione ecclesiale nella collaborazione e nel servizio. Assieme ai membri di diritto: Parroco, vicario parrocchiale, rappresentante dei religiosi, presidente parrocchiale di Azione Cattolica, eventuali diaconi, ne fanno parte membri eletti dalla comunità, e membri cooptati (qualora non fossero già stati eletti dalla comunità) cioè i rappresentanti dei Gruppi Parrocchiali eletti dai componenti dei gruppi stessi.

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale dura in carica quattro anni.

CHI PUÒ VOTARE per il suo rinnovo?

Possono votare tutti i parrocchiani che abbiano compiuto i 16 anni di età.

Chi può essere eletto?
Possono essere votati ed eletti tutti coloro che abbiano compiuto i 18 anni di età, purché siano di fede cattolica, vivano la vita della comunità, siano disponibili al servizio.