PassaParola del 17 luglio 2022

Pensieri di Papa Francesco sulle vacanze

Le vacanze estive siano occasione
per ritemprare corpo e spirito

Pensiamo a quanti, in questo periodo estivo, vivono nella solitudine e nell’abbandono, agli ammalati, ai doveri e agli uomini e alle donne umiliati da ingiustizie, prepotenze e violenze nel mondo. Pensiamo agli ultimi.
Il Papa ha invitato i fedeli a riflettere sull’importanza del tenersi alla larga dalle cose mondane, da quelle cose che allontanano dalla preghiera e che quindi non ci permettono di accogliere la Parola di Dio. “Siamo chiamati a riscoprire il silenzio pacificante e rigenerante della meditazione del Vangelo, della lettura della Bibbia, che conduce verso una meta ricca di bellezza, di splendore e di gioia. E’ giunto il tempo – ha aggiunto il Papa – di ricercare e incontrare il Signore”.
Tutto questo vale oggi più che mai, visto e considerato che il periodo estivo acuisce l’emarginazione e la mondanità. “In questo periodo – ha infatti detto il Papa – gli studenti sono liberi dalla scuola e tante famiglie vanno in vacanza; è importante però che nel periodo del riposo e del distacco dalla quotidianità, si possano ritemprare le forze del corpo e dello spirito, approfondendo meglio il cammino spirituale”.
“La riscoperta di Gesù – ha aggiunto – non è fine a se stessa, per questo possiamo decidere di compiere nuovi passi verso la conversione, verso la testimonianza della carità, verso la conversione in legge della carità nella vita quotidiana”.
“Trasformati dalla presenza del Signore e dall’ardore della sua parola, saremo segno concreto del Suo amore per i nostri fratelli, specialmente per chi soffre, per chi si trova solo e abbandonato, per chi è ammalato e per la moltitudine di persone che nel mondo sono vittime delle ingiustizie e della violenza”. Da qui, la preghiera alla Vergine Madre: “Alla Madonna affidiamo quindi le vacanze, perché siano serene e proficue, ma soprattutto perché l’estate di chi non può andare in vacanza, per qualsiasi tipo di ragione, sia comunque un tempo di distensione, allietato da presenze amiche e da momenti lieti”.

Spegniamo un po’ il telefonino

“Gesù invita i suoi a riposare un po’ in disparte, con Lui. Non è solo riposo fisico, è anche riposo del cuore. Perché non basta ‘staccare la spina’, occorre riposare davvero. E per farlo, bisogna ritornare al cuore delle cose: fermarsi, stare in silenzio, pregare, per non passare dalle corse del lavoro a quelle delle ferie. Gesù non si sottraeva ai bisogni della folla, ma ogni giorno, prima di ogni cosa, si ritirava in preghiera, in silenzio, nell’intimità con il Padre. Il suo tenero invito dovrebbe accompagnarci: guardiamoci dall’efficientismo, fermiamo la corsa frenetica che detta le nostre agende. Impariamo a sostare, a spegnere il telefonino per guardare negli occhi le persone, a coltivare il silenzio, a contemplare la natura, a rigenerarci nel dialogo con Dio”.

Dalla nostra diocesi …

Comunità educanti, la Chiesa di fronte ai cambiamenti

«A nostro agio nella storia» è il tema della Quattro giorni, in programma dal 14 al 23 settembre in presenza in sei sedi oppure in webinar. Già attive le iscrizioni online (link).
La Quattro giorni Comunità educanti è una sosta di riflessione diocesana che desidera dare slancio all’inizio di un nuovo anno pastorale e in particolare alla ripresa dei cammini di catechesi. Si tratta di un’esperienza di Chiesa che raduna molte persone che hanno a cuore l’annuncio del Vangelo e che si riscoprono, proprio per questo, a camminare insieme.
Il titolo dell’edizione di quest’anno prende le mosse da una citazione dell’Arcivescovo, che ci ricorda che noi possiamo sentirci anche oggi «a nostro agio nella storia». Non tanto perché non vediamo i problemi, le sfide e le difficoltà che si presentano, quanto piuttosto perché, come discepoli di Gesù, sappiamo di ricevere da Dio un tempo benedetto e quindi abitabile.
Cambia il mondo, cambiano gli uomini e i cristiani tra gli effetti della pandemia, con tutto ciò che ha generato in noi e nelle nostre comunità, e gli eventi di guerra che ci fanno riscoprire ancora più fragili e incerti. La Chiesa come si pone di fronte ai cambiamenti della storia, della società e della cultura? Scegliamo la via della docilità. Desideriamo cioè rimanere disponibili ad andare dove lo Spirito ci conduce. Per questo ascoltiamo, cerchiamo, ci interroghiamo, sperimentiamo in vista di un discernimento comunitario.

Le provocazioni

In questa Quattro giorni ci lasciamo condurre da alcune provocazioni del nostro tempo che possono diventare «luoghi di rivelazione».
La prima questione è la ministerialità nella Chiesa. Il tema è segnalato dal recente Motu proprio di Papa Francesco Antiquum Ministerium dedicato al ministero del catechista. La nostra riflessione però vorrebbe essere più ampia e cioè sul fatto che tutto il popolo di Dio, in molti modi e con differenti ruoli, partecipa e collabora all’azione della Chiesa. Dunque una riflessione su cosa significhi immaginare ed edificare una Chiesa ministeriale e sinodale.
La seconda provocazione riguarda l’introduzione alla partecipazione liturgica dei ragazzi e delle loro famiglie, che è diventata particolarmente faticosa in quest’ultimo periodo. Da dove si parte per educare a pregare e a celebrare? Proviamo a rispondere esplorando la circolarità, quasi un girotondo, che si può instaurare tra Liturgia, famiglia e catechesi. Attraverso questo reciproco legame si forma una capacità simbolico e rituale nei ragazzi e negli adulti. È ciò che in parte già avviene ed è propiziato dall’itinerario d’iniziazione cristiana Con Te!. Porteremo numerosi esempi concreti, a partire dalla proposta diocesana e dalla vita di alcune comunità che potranno illuminare ulteriori passi promettenti da vivere nella propria realtà locale.
Infine la terza provocazione riguarda ciò che è cambiato in noi adulti. Il tempo che viviamo, segnato dalla pandemia e dalla guerra, ha segnato il vissuto di tutti. L’incontro con i genitori dei ragazzi, in particolare, permette spesso di incontrare inquietudini e paure, ma anche domande di senso e una ricerca di risposte. Quali domande e quale annuncio per questo tempo?
In presenza e a distanza iscrizioni sul sito della diocesi: www.chiesadimilano.it.

Avvisi della settimana

Grazie don Paolo!
Grazie don Massimo!

Il programma delle celebrazioni in cui esprimeremo la nostra gratitudine e il nostro saluto ai nostri due sacerdoti che lasciano la Comunità Pastorale è il seguente:
don Paolo: sabato 3 settembre alle ore 17.30 al Villaggio
domenica 11 settembre alle ore 11.00 a Paderno durante la Festa Patronale
don Massimo: domenica 18 settembre alle ore 11.00 al Villaggio.
All’ingresso delle rispettive Chiese, nelle apposite cassette, è possibile donare il nostro contributo per il regalo comunitario, come segno della nostra riconoscenza per il loro impegno, il loro servizio pastorale e la loro dedizione alla nostra comunità pastorale. Grazie.

2 serate al Villaggio per stare in compagnia

Giovedì 21 ore 21.00: rivedremo il secondo tempo di Italia-Brasile e Italia-Germania quarant’anni dal titolo mondiale del 1982…!!
Venerdì 22 ore 21.00: serata musicale “Music Night”, musica dal vivo.
Per motivi organizzativi è preferibile dare la propria presenza scrivendo a villaggioambrosiano@chiesadimilano.it o presso le segreterie parrocchiali

Un proverbio alla settimana …….

a Santa Maddalena (22 luglio), la nocciola è piena”

AGENDA LITURGICA

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