PassaParola del 3 luglio 2022

Non essendoci l’udienza del mercoledì, proponiamo due testi per la lettura e riflessione personale due testi, uno di Papa Francesco e uno del vescovo M. Delpini.

Il Papa alle famiglie: “La Chiesa è in voi”

«Non c’è cosa più incoraggiante per i figli che vedere i propri genitori vivere il matrimonio e la famiglia come una missione»: così il Santo Padre nell’omelia della Messa per il X Incontro mondiale.
«Care famiglie, anche voi siete invitate a non avere altre priorità, a “non volgervi indietro”, cioè a non rimpiangere la vita di prima, la libertà di prima, con le sue ingannevoli illusioni: la vita si fossilizza quando non accoglie la novità della chiamata di Dio, rimpiangendo il passato. Quando Gesù chiama, anche al matrimonio e alla famiglia, chiede di guardare avanti e sempre ci precede nel cammino, sempre ci precede nell’amore e nel servizio. Chi lo segue non rimane deluso!»: lo ha detto il Papa nella parte finale dell’omelia della Messa celebrata in San Pietro per il X Incontro mondiale delle famiglie.

«L’amore che vivete tra voi sia sempre aperto, estroverso, capace di “toccare” i più deboli e i feriti che incontrate lungo la strada: fragili nel corpo e fragili nell’anima. L’amore, infatti, anche quello familiare – ha concluso Francesco -, si purifica e si rafforza quando viene donato. La Chiesa è con voi, anzi, la Chiesa è in voi! La Chiesa, infatti, è nata da una Famiglia, quella di Nazaret, ed è fatta principalmente di famiglie».

I «veleni»: egoismo, individualismo e cultura dell’indifferenza
«La libertà è uno dei beni più apprezzati e ricercati dall’uomo moderno e contemporaneo. Tutti desiderano essere liberi, non avere condizionamenti, non essere limitati, e perciò aspirano ad affrancarsi da ogni tipo di “prigione”: culturale, sociale, economica. Eppure, quante persone mancano della libertà più grande: quella interiore!»: così il Pontefice in un altro passaggio dell’omelia. «Tutti noi nasciamo con tanti condizionamenti, interiori ed esteriori, e soprattutto con la tendenza all’egoismo, cioè a mettere al centro noi stessi e a fare i nostri interessi. Ma da questa schiavitù Cristo ci ha liberati – ha proseguito -. Tutti voi coniugi, formando la vostra famiglia, con la grazia di Cristo avete fatto questa scelta coraggiosa: non usare la vostra libertà per voi stessi, ma per amare le persone che Dio vi ha messo accanto. Invece di vivere come “isole”, vi siete messi “a servizio gli uni degli altri”. Così si vive la libertà in famiglia! Non ci sono “pianeti” o “satelliti” che viaggiano ognuno sulla propria orbita. La famiglia è il luogo dell’incontro, della condivisione, dell’uscire da sé stessi per accogliere l’altro e stargli vicino. È il primo luogo dove si impara ad amare». E proprio «mentre affermiamo la bellezza della famiglia – ha ribadito il Santo Padre – sentiamo più che mai che dobbiamo difenderla. Non lasciamo che venga inquinata dai veleni dell’egoismo, dell’individualismo, dalla cultura dell’indifferenza e dello scarto, e perda così il suo “dna” che è l’accoglienza e lo spirito di servizio».


«Accendere nei figli il desiderio di trovare la loro vocazione»

«I genitori temono che i figli non siano in grado di orientarsi nella complessità e nella
confusione delle nostre società, dove tutto sembra caotico e precario, e che alla fine
smarriscano la loro strada. Questa paura rende alcuni genitori ansiosi, altri iperprotettivi, e a
volte finisce persino per bloccare il desiderio di mettere al mondo nuove vite –
l’ammonimento del Papa -. Quanto è importante per i genitori contemplare il modo di agire
di Dio! Dio ama i giovani, ma non per questo li preserva da ogni rischio, da ogni sfida e da
ogni sofferenza. Non è ansioso e iperprotettivo; al contrario, ha fiducia in loro e chiama
ciascuno alla misura alta della vita e della missione».
Per il Santo Padre, la Parola di Dio mostra la strada: «Non preservare i figli da ogni minimo
disagio e sofferenza, ma cercare di trasmettere loro la passione per la vita, di accendere in
essi il desiderio di trovare la loro vocazione e di abbracciare la missione grande che Dio ha
pensato per loro». E «per un educatore, il modo migliore di aiutare un altro a seguire la sua
vocazione è di abbracciare con amore fedele la propria. Non c’è cosa più incoraggiante per i
figli che vedere i propri genitori vivere il matrimonio e la famiglia come una missione, con
fedeltà e pazienza, nonostante le difficoltà, i momenti tristi e le prove», ha aggiunto
Francesco.
Papa FRANCESCO – Sabato 25 giugno 2022

Il nostro Arcivescovo prega la Madonna della Bassa per la pioggia

La preghiera per l’acqua: «Fiduciosi in Dio e solidali tra noi, ce la faremo»
L’Arcivescovo ha recitato il Rosario in tre località della “Bassa”, la zona più agricola della Diocesi: «La terra è un giardino da custodire e non una proprietà da saccheggiare» «Cercare il Regno di Dio significa essere solidali gli uni con gli altri, cambiare stili di vita che si rivelano, talvolta, rovinosi per il giardino che abbiamo ricevuto, che dobbiamo custodire e consegnare migliorato alle generazioni future». Lo dice con molta chiarezza l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini nella prima delle tre tappe del suo pellegrinaggio per invocare il dono dell’acqua.

La preghiera

«Desidero condividere la fiducia nel Dio provvidente e in Maria patrona della “Bassa”. Siamo qui a esprimere fiducia, anche in momenti complicati come questi per la siccità, e per tante altre disgrazie», dice, in apertura, l’Arcivescovo, che spiega: «Ho desiderato fare questo pellegrinaggio per esprimere la mia solidarietà. Io non posso fare niente, ma possiamo pregare e nella preghiera comune trovare incoraggiamento. Due parole mi hanno motivato: la fiducia in Dio e il desiderio di farmi vicino a coloro che devono il loro lavoro all’acqua».

La riflessione

«Vorrei condividere con voi la fiducia che dobbiamo avere in Dio. Una fiducia, però, costruita sulla rivelazione e non immaginando che il suo modo di esaudire le nostre preghiere sia sempre secondo le nostre aspettative. La pagina del Vangelo ci dice di cercare prima il Regno di Dio ed è questo il primo motivo per cui siamo qui radunati – dice -. Cercare il Regno significa la promessa di una fraternità in cui tutti siamo ospitati e, dunque, nei momenti difficili, cercarlo vuol dire dare inizio, su questa terra, a quella fraternità solidale che permette di affrontare le tribolazioni. In ogni disgrazia è sempre capitato che qualcuno se ne approfitti, che colga il momento in cui gli altri soffrono per aumentare le sue ricchezze.
Tutta la storia è segnata da questa avidità: cercare prima il Regno di Dio significa cercare quell’essere fratelli che induce all’aiuto vicendevole».
E, ancora, prosegue, «cercare prima il Regno di Dio indica anche un invito alla conversione. Io non mi intendo di cambiamento climatico, ma certamente abbiamo, talvolta, uno stile di vita che non fa caso allo sperpero e allo sfruttamento esagerato delle risorse naturali. Cercare il Regno significa rendersi conto che la terra è un giardino da custodire e non una proprietà da saccheggiare. Siate persone che conoscono la sobrietà come una virtù e il rispetto del creato come un modo di essere in comunione con Dio».
Cercare il Regno di Dio, infine, «vuol dire vivere nella fiducia, perché noi siamo in grado di affrontare le sfide che si presentano. Ce la faremo. Siamo capaci di trovare il modo per superare questo momento. Speriamo vivamente che arrivi dal cielo acqua a sufficienza, per le necessità della nostra e di tutte le terre, ma crediamo che anche nella sfida della siccità la nostra mente, l’intraprendenza, la creatività troveranno delle soluzioni. Per questo ho intrapreso questo breve pellegrinaggio per dire che cerchiamo il Regno di Dio e confidiamo che non venga meno il suo aiuto. Preghiamo Maria, patrona della “Bassa”. Lei, che a Cana ha detto “Non hanno più vino”, dica ora a Gesù, “Non hanno più acqua”, e ottenga la possibilità di una fecondità della terra rinnovata dalla generosità del cielo».

Fondo Caritas Cittadino

Sabato 9 e domenica 10 luglio al termine delle S. Messe si raccolgono le quote mensili

Don Angelo

Don Angelo partirà questa settimana per andare a trovare la sua famiglia e la sua comunità in Burundi. Ritorna per la prima volta anche dopo la morte del papà; Come segno di vicinanza a lui e ai suoi cari, oltre la preghiera, abbiamo pensato di offrirgli il viaggio aereo, il cui costo è di € 1.175,00 che verrà pagato dalla nostra Comunità Pastorale.

Commissione saluto e accoglienza

Tutti coloro che vogliono dare una mano per organizzare il saluto a don Paolo e don Massimo e l’accoglienza a don Dino e don Andrea sono invitati il prossimo Lunedì 11 luglio alle ore 21.00 presso l’oratorio di Paderno per costituire la commissione e decidere dove, come e quando vivere i diversi momenti nel mese di settembre.

Adorazione Eucaristica

Nei mesi di luglio e agosto è sospesa l’Adorazione Eucaristica al Villaggio il
mercoledì dalle 17.00 alle 17.30.
Nel mese di agosto sarà sospesa anche a Paderno il giovedì dalle 17.00 alle 18.00.

Serata in ODB con Piadine e gioco insieme

Venerdì 8 luglio dalle 19.30 presso l’oratorio di Paderno Odb siamo tutti invitati ad una serata in compagnia: prima con piadine e sangria e poi con un gioco insieme Kahoot…è una serata tra le contrade del Palio di settembre… Quindi vieni anche tu!

Un proverbio alla settimana …….

Chi canta in luglio, piange d’inverno”

AGENDA LITURGICA

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